I Klesha nello yoga rappresentano un concetto chiave che si identifica proprio con l’obiettivo finale di questa disciplina: imparare a riconoscere gli ostacoli che ci causano sofferenza per condurre una vita in cui l’energia è libera di scorrere senza ostacoli, in cui tutto è unione: mente e corpo, individuo e comunità, uomo e natura.
Klesha è un termine sanscrito che sta per afflizione. Per Patanjali, il filosofo indiano che per primo codificò i principi dello yoga, sono l’origine e la causa della nostra sofferenza. I Klesha secondo Patanjali sono 5: Avidya che rappresenta l’ignoranza della vera natura delle cose, Asmita che coincide con l’individualismo, Raga che è l’attaccamento, Dvesa ovvero l’avversione e Abhinivesa che sta per paura. Quello dei Klesha è un concetto filosofico che accomuna diverse tradizioni orientali come l’induismo e il buddhismo ed è strettamente collegato allo stato in cui si trova la mente. Quando la mente è calma il livello di sofferenza è bassa o inesistente. Quando invece la mente è agitata le afflizioni si intensificano. La pratica dello yoga e della meditazione permette di conoscere le dinamiche mentali, in modo da comprendere quali sono le cause della sofferenza. Da sempre l’essere umano si pone un interrogativo: perché soffriamo in questa nostra esistenza? qual è l’origine e la causa della sofferenza?
Il cofondatore di Odaka Yoga Roberto Milletti ci accompagna in un viaggio attraverso i 5 klesha dello yoga alla ricerca del sentiero che ci porterà a dare una risposta a questa eterna domanda e riconoscere l’origine della sofferenza per vivere una vita più completa e appagante.
Questo programma è suddiviso in cinque episodi ciascuno dei quali dedicato a un klesha:
1. Avidya: 8 minuti
2. Asmita: 9 minuti
3. Raga: 8 minuti
4. Dvesa: 8 minuti
5. Abhinivesa: 7 minuti
Oggi online il primo episodio dedicato ad Avidya, ogni giorno ne aggiungeremo uno nuovo fino a completare la serie con Abhinivesa