In questa lezione di Vayus Flow Yoga si concentra sulla mobilizzazione del pavimento pelvico attraverso il movimento consapevole della colonna vertebrale e delle anche.
Enzo Ventimiglia ti guida dal contatto con il suolo fino alla posizione eretta, esplorando la profonda connessione tra pavimento pelvico, bacino e colonna vertebrale. Attraverso loop di movimento, contrazioni ed espansioni controllate, imparerai a nutrire e irrorare i muscoli del pavimento pelvico in modo naturale e funzionale.
Esplorerai Apana Vayu, l’energia discendente, governa eliminazione, radicamento e funzione pelvica, ed è il protagonista di questa pratica. Samana Vayu porta integrazione e equilibrio al centro del corpo, creando un ponte tra le energie che scendono e quelle che salgono. Pran Vayu nutre le strutture profonde con vitalità e respiro, permettendo ai tessuti di rigenerarsi attraverso il movimento.
Ogni movimento della schiena e del bacino ha un impatto diretto sul pavimento pelvico. Quando muovi la colonna vertebrale e mobilizzi le anche, stai letteralmente portando nutrimento, ossigeno e vitalità alle strutture muscolari del perineo. Questa lezione ti insegna a utilizzare il movimento come strumento di salute pelvica, andando oltre i classici esercizi per abbracciare un approccio olistico e integrato.
Le cavità che ospitano le strutture muscolari del pavimento pelvico sono intimamente connesse allo sviluppo evolutivo della colonna vertebrale. Questa relazione affonda le radici nella nostra storia evolutiva e nello sviluppo ontogenetico individuale.
Quando i nostri antenati sono passati dalla locomozione quadrupede a quella bipede, il bacino ha subito una trasformazione radicale. La pelvi si è riorganizzata per sostenere il peso degli organi interni contro la forza di gravità in posizione verticale. Il pavimento pelvico, che nei quadrupedi funziona come una “parete” anteriore, negli esseri umani è diventato un vero e proprio “pavimento” orizzontale che deve sostenere costantemente il peso delle viscere.
Questa transizione ha richiesto l’evoluzione di:
Dal punto di vista dello sviluppo individuale, durante la vita intrauterina e nei primi mesi dopo la nascita, lo sviluppo della colonna vertebrale e del bacino procedono in parallelo. Il feto inizia con una colonna in cifosi totale (forma a “C”), simile alla posizione fetale. Man mano che il bambino cresce e inizia a sollevare la testa, a stare seduto e infine a camminare, si formano le curve fisiologiche della colonna.
Questo processo è sincronizzato con:
Il sacro funge da ponte anatomico tra colonna vertebrale e bacino. Ogni movimento della colonna si riflette sul sacro, che a sua volta influenza le ossa iliache e il pavimento pelvico. Quando la colonna si flette (flessione), il sacro compie una nutazione (si inclina in avanti), allungando il pavimento pelvico. Quando la colonna si estende, il sacro compie una contronutazione (si inclina indietro), accorciando il pavimento pelvico.
Questa dinamica crea un “effetto pompa” naturale:
La fascia toraco-lombare, che riveste i muscoli profondi della schiena, è in continuità con la fascia pelvica. Questo significa che rigidità o disfunzioni nella colonna possono riflettersi sul pavimento pelvico, e viceversa.
Comprendere questa connessione evolutiva e biomeccanica ci permette di utilizzare il movimento della colonna vertebrale come strategia terapeutica per il pavimento pelvico. Invece di isolare il perineo con contrazioni ripetitive, integriamo il suo lavoro nel movimento globale del corpo, rispettando la sua funzione originaria di struttura dinamica, non statica.