Accomodati in un viaggio introspettivo da Hasta Mudra a Dhyana per risvegliare le energie sottili che vibrano nel tuo corpo.
Silvia Ornaghi ha preparato per te un percorso che inizia con gli asana sotto forma di Hasta Mudra, le posizioni delle mani, prosegue con Pranayama con il respiro del quadrato e Pratyahara (la ritrazione dei sensi), si inoltra in Dharana per concludersi con Dhyana, la meditazione: un passo alla volta, un gradino alla volta per riconnetterti con tua essenza più autentica, per lasciarti trasportare dalla dimensione fisica a una più sottile e impalpabile.
Gli Hasta Mudra sono delle posizioni eseguite con le mani che hanno il potere di convogliare l’energia sottile verso l’interno sigillandola e modellandola. Hanno la capacità di rafforzare gli intenti e il carattere e agiscono sul nostro inconscio.
Tradizionalmente si pensava che i mudra in generale (compresi quelli eseguiti con il corpo, che sono cosa diversa rispetto agli asana) fossero la forma di comunicazione utilizzata dagli dei e per questa ragione era proibito tramandarne la conoscenza: solo gli yogi più esperti padroneggiavano questo linguaggio e ne erano particolarmente gelosi.
Gli Hasta Mudra hanno un’importanza particolare perché stimolano e attivano delle aree cerebrali poiché si ritiene che nelle dita scorrano dei canali energetici che arrivano fino al cervello. Proprio nel cervello le terminazioni nervose associate a mani e piedi sono più estese di quelle riferite a braccia e gambe
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