La posa di Galavasana è una delle posizioni yoga avanzate più affascinanti e complete. Rappresenta infatti una interessante combinazione tra Chaturanga dandasana, l’asana per antonomasia per costruire forza nelle braccia, e la posa del piccione, tra le più conosciute ed efficaci per sciogliere le tensioni e aprire le anche. È per questo motivo che Galavasana mette d’accordo sia i praticanti che prediligono le pose di flessibilità e apertura che quelli che propendono per le asana di forza e chiusura.
Eka Pada Galavasana, volgarmente detta ‘piccione volante’ in Occidente, prende il nome del saggio induista Galava che le scritture definiscono come allievo (o più probabilmente figlio) di Viswamitra, uno dei più venerati rishi dell’India antica. Nel poema epico Mahabharata si narra che in un periodo di estremo bisogno Viswamitra si risolse a vendere il figlio e, per metterlo in mostra agli acquirenti, lo attaccò con una corda per strada. Da qui il suo nome perché in sanscrito Galava significa appunto corda. Il piano di Visvamitra non andò in porto perché passò di lì un principe che, vendendo il bambino legato, si impietosì e lo riportò al padre.
Per rintracciarla bisogna andare più avanti con gli anni. Al termine dei suoi studi Galava desiderava fare un regalo a Visvamitra e gli chiese cosa desiderasse. Di fronte alle continue insistenze del giovane, il saggio partorì una richiesta impossibile: desiderava 800 cavalli bianchi, ognuno dei quali con un solo orecchio nero. Per esaudire questa richiesta Galava si recò da un re il quale in cambio de i cavalli lo ridusse in schiavitù, legandolo per un piede ad una caviglia. Questa è una delle versioni della storia ed è quella che più si adatta all’immagine della posa così come la conosciamo.
Questa lezione con Enzo Ventimiglia contiene una sequenza studiata per costruire le basi che conducono alla posa di Galavasana attraverso l’apertura e il rinforzo delle anche e la presa di coscienza del cingolo scapolare. Se la prima volta non riesci a eseguire la posa alla perfezione, non demordere. Ripeti questa sequenza e lasciati sorprendere.
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Struttura del corso
00:00 – 02:40 Introduzione alla lezione
02:40 – 06:35 Preparati alla sequenza con una breve meditazione per trovare la giusta intenzione
06:35 – 08:40 Usa i movimenti a spirale per riscaldare la cuffia dei rotatori
08:40 – 13:40 Sciogli la colonna vertebrale a ritmo di vortex per eseguire le prime semplici torsioni e allungare la muscolatura laterale del torace
13:40 – 15:08 In quadrupedia riscalda i polsi che saranno sollecitati dall’arm balance
15:08 -18:00 Esplora Chaturanga Dandasana iniziando ad avvertire quel connubio tra leggerezza e forza, tra contrazione ed espansione
18:00 – 20:00 Lavora sull’apertura concediti la tua versione d Vasisthasana o Camaktarasana
20:00 – 20:30 Passa da Babydog a Plank e Chaturanga Dandasana per portarti in posizione prona
20:30 Scopri come aprire in maniera sistematica l’anca per favorire forza e stabilità nell’articolazione
22:30 -24:15 Apri i muscoli flessori dell’anca con gli affondi
24:15 – 27:30 Migliora il tuo equilibrio attraverso un movimento combinato tra il Guerriero I e il Guerriero III
27:30 – 30:20 Ripeti tutta la sequenza dall’altro lato
30:20 – 43:40 Prosegui nel creare spazio nelle anche con pose come il Piccione eseguito sia da seduto che in modo tradizionale
43:40 – 46:44 Ci addentriamo nel cuore della lezione con il ki flow, una serie di movimenti fluidi tipici di Odaka Yoga che consentono di convogliare l’energia vitale e coltivare la giusta attitudine mentale
46:44 – 48:00 Partendo da Utkatasana su una sola gamba prova a eseguire la posa di Galavasana
48:00 – 49:28 Ripeti tutto dall’altra parte
49:28 – 52:25 Scopri come combinare Galavasana con Sirsasana II per cambiare lato
52:25 – 54:05 Seduti sciogli i polsi e enfatizza la rotazione interna delle anche per compensare la rotazione esterna richiesta da Galavasana
54:05 -56:30 Dalla posizione supina rilassa il corpo per controbilanciare l’effetto energizzante dell’arm balance
56:30- 59:50 Dedicati ad Halasana con una gamba piegata e una distesa
59:50 – 01:01:00 Concludi la sequenza con delle torsioni da supini
01:01:00 – 01:06:00 Soffermati in un meritato Savasana