Che cos’hanno in comune yoga e arti marziali? Potrebbero sembrare due mondi distanti, anche contrapposti, ma le affinità sono tante. Lo yoga è la disciplina della pace, le arti marziali presuppongono il combattimento o l’autodifesa. Ma a dispetto delle differenze che le rendono anche complementari e danno vita a un’interessante integrazione, yoga e arti marziali si nutrono di uno stesso substrato. Entrambi perseguono uno stesso obiettivo che è la ricerca dell’equilibrio nel corpo e nella mente. Entrambi si concentrano sulle tecniche per canalizzare e accrescere l’energia interiore, presupposto per una salute duratura e una migliore qualità della vita. Entrambe le discipline mirano a coordinare i muscoli, le ossa, il cuore e la mente con il fluire e la canalizzazione dell’energia che circonda il corpo.
L’arte marziale, la via del guerriero, insegna che la vita deve essere colta un istante dopo l’altro. Il tempo per vivere è adesso. Vivendo nel presente potrai essere in contatto con te stesso e con il tuo ambiente e la tua energia non sarà dissipata, sarà sempre a tua disposizione. (dal sito odakayoga.com)
In-Defence è un viaggio che fonde elementi di difesa personale con le pose di yoga con l’obiettivo di raggiungere uno stato di ‘forza calma’, quella calma mentale da cui la forza scaturisce in ogni situazione. I movimenti sono precisi per permettere al corpo di muoversi lentamente e fluidamente durante le transizioni da una posizione all’altra che stabilizzano la mente e non le consentono di concentrarsi sul punto di arrivo che è la posa finale.