Il pranayama è l’essenza dello yoga. Possiamo dire che non esiste yoga senza l’attenzione al respiro. Quando ciò avviene si tramuta in una serie di esercizi di ginnastica che privano questa meravigliosa disciplina della sua vera natura. Quante volte però non prestiamo attenzione al respiro quando pratichiamo? Quante volte ci dimentichiamo di inspirare ed espirare nell’arco della giornata demandando tutto a un atto involontario e incontrollato?
Il pranayama è una scienza che comprende innumerevoli tecniche mirate a espandere e controllare il prana, il respiro appunto, identificato dagli yogi come l’energia vitale. Tra gli stadi dello yoga, quello del pranayama è sicuramente quello che più innesca una trasformazione nella fisiologia del corpo. Questo rappresenta il ponte di congiunzione tra la pratica fisica delle asana e quella più sottile della meditazione.
I modi di dire che utilizziamo per riferirci alle situazioni di stress hanno spesso a che fare col respiro. Ti sarà capitato almeno una volta di sentirti agitato e con il fiato corto oppure di non aver un attimo di respiro. Questo perché il modo in cui respiriamo è specchio delle nostre emozioni. Ma è altrettanto vero il contrario che, cioè, le nostre emozioni possono essere influenzate dal modo in cui respiriamo. Attraverso il pranayama agiamo sull’unico atto del nostro sistema autonomo che siamo in grado di controllare e, attraverso delle speciali tecniche tra cui alcune che ti mostreremo in questa lezione, possiamo ricreare una sensazione di calma, di lucidità mentale o ancora di energia.
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In questa breve lezione Enzo Ventimiglia ti conduce in una sessione di pranayama avanzato che riunisce le tecniche di Kapalabhati, Nadi Shodana, Viloma Pranayama e Antara kumbhaka per favorire uno stato di lucidità mentale e di calma interiore.
Struttura del corso