In questa lezione Roberto Cerini ti propone un ripasso della storia del Pilates attraverso una sequenza di dieci esercizi per scoprire da vicino l’approccio contemporaneo della West Coast degli Stati Uniti. I movimenti sono semplici, accessibili e piacevoli, ma richiedono continuità e presenza per attivare e mobilizzare in modo armonico tutte le principali articolazioni.
La pratica alterna esercizi come Spine Stretch, Swan e Mermaid, che invitano all’allungo e all’apertura, a movimenti più dinamici che stimolano forza, stabilità e fluidità. Il risultato è un lavoro che non si limita a ripetere il repertorio, ma lo reinterpreta in chiave moderna, rendendolo adatto a tutti e capace di connettere tradizione e creatività.
Una lezione ideale per sperimentare il Pilates in chiave contemporanea, scoprendo come la stessa sequenza possa trasformarsi grazie a un diverso approccio.
L’origine dell’approccio contemporaneo al Pilates può essere ricercata negli anni ’80-’90 del 1900 in California, quando il metodo incontra il mondo della danza e delle arti del movimento, trovando spazio in un contesto culturale aperto alla sperimentazione.
Rispetto all’approccio classico dei seguaci di Romana Kryzanowska, mantiene la struttura degli esercizi originali ma li interpreta con principi diversi: più fluidità, maggiore creatività nelle transizioni, uso libero della respirazione e un’attenzione particolare alla mobilità globale e all’espressività corporea.
Tra gli esponenti di rilievo che hanno contribuito alla diffusione e all’evoluzione di questo approccio troviamo figure come Eve Gentry, pioniera del Pilates applicato alla danza e alla riabilitazione, e successivamente insegnanti come Ron Fletcher e Kathy Grant, che hanno portato innovazioni e sensibilità nuove al repertorio. Grazie al loro contributo, il Pilates contemporaneo è diventato sinonimo di movimento creativo e accessibile, capace di adattarsi alle esigenze di praticanti diversi e di dialogare con discipline affini.